Omelia di Padre Emmanuel Schwab

Santa Maria Madre di Dio – Anno B

1era lettura: Numeri 6,22-27

Salmo: 66 (67),2-3, 5, 6.8

2esimo lettura: Galati 4,4-7

Vangelo: Luca 2,16-21

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Tre punti che vorrei evidenziare dalle letture.

Il primo : “Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio ". Non so cosa sia la pienezza dei tempi, o meglio non so cosa determini, nella cronologia della storia umana, il fatto che questa sia la pienezza dei tempi.

Ma quello che sento è che ora siamo nella pienezza dei tempi; e quindi che non si tratta più di vivere nella nostalgia del passato, o nell'attesa affannosa di un futuro migliore, o nel timore di un futuro peggiore... Si tratta di vivere oggi questa pienezza dei tempi, e questa pienezza viene dal fatto che Dio ha dato suo Figlio, cioè che Gesù è con noi. Di fronte a tutto ciò che può preoccuparci, davanti a questa sorta di rullo compressore mediatico che ci getta nel panico su molti temi, la nostra resistenza spirituale consiste nell’accogliere nella nostra vita la presenza del Verbo fatto carne, Gesù, che ci costituisce nella pienezza dei tempi. C’è una scelta spirituale da fare, quella di vivere tutto con Gesù vittorioso sul peccato e sulla morte. E vivere qui e ora.

La seconda cosa è ciò che il Vangelo ci racconta della Vergine Maria. Questa non è l'unica volta in cui San Luca menziona questo atteggiamento: “Maria si ricordava di tutti questi avvenimenti e li meditava nel suo cuore”.. Quanto tempo dedichiamo ogni giorno alla meditazione? Quale igiene del silenzio stabiliamo nella nostra vita per avere tempo per contemplare ciò che stiamo vivendo, per contemplare ciò che il mondo sta vivendo, per avere tempo per meditare sull'opera di Dio? Meditiamo anche sulla Parola di Dio, e così lo Spirito Santo può far risuonare nei nostri cuori ciò che Dio vuole mostrarci, ciò che Dio vuole dirci, affinché possiamo andare avanti meglio nella nostra vita alla sequela di Gesù. Se siamo qui è perché siamo attaccati ad un giovane carmelitano, e la vita dei carmelitani, anche oggi, o dei fratelli carmelitani, è un'ora di preghiera al mattino, un'ora di preghiera nel tardo pomeriggio. Stare in silenzio, alla presenza del Signore, in questa ricerca dell'incontro con il Signore. Il luogo della meditazione nella nostra vita…

La terza cosa viene dalla prima lettura. Una preghiera di benedizione:

Che il Signore ti benedica e ti protegga!

Il Signore faccia risplendere su di te il suo volto,

     che sia gentile con te!

Il Signore volga verso di te il suo volto,

     possa lui portarti la pace!

È bello conoscere a memoria questa benedizione, ritornarla spesso nella nostra memoria, ritornarla spesso negli incontri che viviamo, non solo in questo 1° gennaio, ma tutti i giorni dell'anno. Siamo inviati dal Signore per dire ad ogni uomo che è benedetto da Dio. Sarebbe felice se la nostra vita esprimesse questa benedizione e se tutti quelli che incontriamo si vedessero benedetti da Dio attraverso di noi. Pour cela, il faut que ces paroles soient vraiment gravées dans nos cœurs, et que nous ayons un vrai désir de bénir ceux que nous rencontrons, y compris, y compris… ceux qui nous agacent, ceux qui nous ont blessés, ceux qui nous blessent ancora. Il Signore ci manda a benedire.

Il Signore fa di ciascuno di noi una benedizione per i nostri fratelli.

E allora sì, entriamo in questo nuovo anno di grazia, nella certezza che siamo nella pienezza del tempo e che ogni giorno merita di essere vissuto pienamente.

Lasciamo ogni giorno il tempo per il silenzio che ci permette di meditare nel nostro cuore come la Vergine Maria.

E lasciamo crescere dentro di noi la benedizione di Dio per i nostri fratelli.

Santo e Felice Anno Nuovo!

Amen